Aula Magna Storica, Palazzo del Rettorato

Aula Magna Storica, Palazzo del Rettorato - Università di Siena
Aula Magna Storica, Palazzo del Rettorato 

Il Palazzo del Rettorato dell’Università di Siena (ex convento di San Vigilio), situato in via Banchi di Sotto, rappresenta il cuore del glorioso e secolare ateneo senese. Esso divenne ufficialmente sede dell’università a partire dal 1815 quando, conclusasi l’era napoleonica e ristabilito Ferdinando III d’Asburgo Lorena sul trono del Granducato di Toscana, l’ateneo riprese la sua regolare attività accademica.

A quelle date l’edificio, già sede di vari ordini religiosi, necessitava di importanti lavori di ristrutturazione e il senese Agostino Fantastici, principale architetto locale del tempo, ne fu il primo protagonista. Fu affidato proprio al Fantastici l’incarico di costruire la cosiddetta Aula Magna Storica situata al primo piano del palazzo.

L’aula Magna al primo piano del palazzo del Rettorato, definita storica per distinguerla da quella molto più grande inaugurata nel 1939 al secondo piano, fu costruita nel 1826 nell’antico refettorio del monastero di San Vigilio. Il provveditore, carica equivalente all’odierno rettore, Daniello Berlinghieri, incaricò della progettazione l’architetto senese Agostino Fantastici, il quale disegnò un’imponente “residenza” lignea costituita da un postergale di nove elementi e da un banco decorato con una serie di colonnette e due leoni intagliati.

Pochi anni dopo la realizzazione, il mobile, definito anche “banco degli esami”, fu modificato dalle stesse maestranze che lo avevano costruito e in quest’occasione il fondo, dotato di un nuovo zoccolo ligneo, fu separato dal banco che posava su due gradini dipinti a imitazione del marmo giallo di Siena.

Al 1826 risalgono anche gli stucchi che decorano le pareti, modellati dal luganese Pietro Rossi con motivi tratti dalla simbologia massonica come squadra, compasso e la cosiddetta “piramide luminosa”. Anche la collocazione del banco, rivolto verso oriente, punto cardinale che dà nome alla principale loggia massonica italiana, conferma che l’aula era una sorta di loggia massonica.

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